La sentenza di assoluzione piena dell’autore del femminicidio di Sandra Fillini a Castelnuovo ci lascia senza parole. Lo sgomento, la rabbia e la paura che una tale sentenza provoca in tutte le donne che in questi lunghi anni hanno lottato contro le discriminazioni e la violenza di genere, non possono essere riassunte in poche righe. Con questa sentenza una donna è stata uccisa con efferatezza non una, ma due volte. E con lei centinaia di donne italiane che ogni anno perdono la vita per mano di uomini che dicono di amarle. E con loro tutte le donne che vogliono vivere serenamente la loro vita. Questa sentenza non solo legittima ampiamente e inspiegabilmente un omicidio commesso da un uomo su una donna creando un pericoloso precedente in giurisprudenza, ma rende lo spazio pubblico e privato in cui una donna dovrebbe poter vivere senza incorrere in aggressioni e violenza, ancora più fragile e pericoloso.
Il femminicidio è l’ uccisione di una donna, da parte di un uomo, che come le cronache nazionali raccontano ininterrottamente, è spesso il marito o l’ex, il compagno o l’ex, il fidanzato o l’ex, uomini che non accettano la scelta delle donne di essere se stesse. Non può esistere scusa, discolpa, analisi circostanziale che possa giustificare un atto del genere. E uno stato che giustifica tali crimini, non può dirsi civile.
Associazione “Le amiche di Mafalda”
Sportello antiviolenza Alta val di Cecina
Di seguito l’articolo su Il Tirreno:
http://iltirreno.gelocal.it/pontedera/cronaca/2016/04/12/news/uccise-la-moglie-che-voleva-separarsi-assolto-1.13284740